Il libro su Donato Vestuti il vero Capitano


Ecco la storia del fondatore morale della Salernitana

È stato presentato il 15 maggio alle ore 18:30, presso la libreria Feltrinelli a Salerno, il volume “Il Capitano. La storia di Donato Vestuti”.  Lì i giornalisti Franco Esposito e Roberto Guerriero, autori del testo, hanno raccontato la vita del fondatore morale dell’ U.S. Salernitana 1919.

Donato Vestuti e la sua storia

Il libro, edito da Euclidea – Telecolore Edizioni, racconta la storia di Donato Vestuti, giovane capitano dell’Esercito, caduto in guerra il 25 ottobre 1918 pochi giorni prima dell’armistizio. A Vestuti, ebolitano di nascita ma salernitano di adozione, fu poi assegnata alla memoria la Medaglia d’argento al Valor Militare. Il libro documenta la vita di questo giovane e della sua famiglia, che fu tra le più importanti della borghesia salernitana d’inizio Novecento. Donato Vestuti fu avvocato, giornalista, canottiere, organizzatore di eventi sportivi, fondatore della prima società di calcio a Salerno e di fatto fondatore morale della US Salernitana 1919. Fu uno spirito inquieto, un protagonista della vita cittadina di quegli anni, che coltivò l’ideale della Patria, a difesa della quale morì per mano di una granata nemica mentre era alla guida di un Plotone di Bombardieri sul Col dell’Orso, sul Monte Grappa. Le sue spoglie riposano nel cimitero di Salerno, dove furono trasferite da quello di Crespano Veneto nel 1925.

Il libro di Esposito e Guerriero

Il libro, scritto a quattro mani dai giornalisti sportivi Franco Esposito e Roberto Guerriero, racconta proprio quelle atmosfere della Salerno dei primi anni del secolo scorso. Foto e documenti inediti, tra i quali molte lettere dal fronte, testimoniano i sentimenti di Vestuti, il suo pensiero e il contesto storico nel quale viveva. È proprio in quegli anni che nasce infatti la Salernitana traendo origine dal Foot Ball Club Salerno del 1913, una delle primissime squadre di calcio della storia di Salerno fondata da Vestuti. Poco si sapeva di questo personaggio e solo la lunga ricerca degli autori, presso gli archivi storici, ha portato alla luce la sua biografia completa. Il giornalista Franco Esposito ha giustamente ricordato la sera del 19 giugno 1919, quando in Corso Umberto I n. 67 un gruppo di soci diede forma all’Unione Sportiva Salernitana, società polisportiva con Adalgiso Onesti primo presidente. Tra quei soci c’erano gli amici storici di Vestuti e, se fosse sopravvissuto, anche lui sarebbe stato seduto tra loro.

Donato Vestuti non solo uno stadio

Non solo ispirazione però. I fratelli di Donato, dopo la sua morte, finanziarono il nuovo club, sogno del loro caro. Furono quindi parte attiva di quella squadra che oggi rappresenta la città di Salerno. Nessuna maglia granata all’inizio, la divisa della squadra di calcio era infatti una maglia a strisce verticali bianche e celesti. Nemmeno il cavalluccio era previsto alle origini, il primo logo della società fu una corona accompagnata dall’acronimo societario “U.S.S.”. Nessuna motivazione particolare vi era alla base del colore delle magliette, furono solo quelle che la società riuscì a procurarsi.

La storia di Donato Vestuti andava raccontata– hanno dichiarato gli autori – altrimenti sarebbe rimasto solo un nome sulla facciata di uno stadio”.

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