Yannick Boutalbi, Project ed Operation Manager della Smyb, parla delle nuove sfide della logistica, tra innovazione ed ecosostenibilità


Supply Chain, ecosostenibilità, e-logistics, organizzazione del lavoro, psicologia sociale sono il suo pane quotidiano.

Casa e ufficio, in quasi vent’anni di professione, hanno avuto le “sedi” più disparate: Belgio, Olanda, Francia, Giappone, Venezuela e oggi Italia, più precisamente Salerno.

Yannick Boutalbi, Project ed Operation Manager della Smyb, in poche parole riassume le tante esperienze internazionali e le modalità di approccio al lavoro: “Dal punto di vista della metodologia, non ci sono differenze da Paese a Paese. Le diversità sono culturali, sicuramente molto stimolati ed interessanti. Bisogna essere un po’ psicologi per capire al meglio i collaboratori, le persone in senso ampio, far emergere quella ricchezza umana che rappresenta un plus anche nella crescita professionale”.

Quali sono le caratteristiche che l’hanno colpita nel suo arrivo in Smyb?  “La grande curiosità, la voglia di migliorarsi costantemente e l’impegno nel dare un senso concreto alla parola innovazione”.

Innovazione, che è ormai da tempo una parola chiave per il settore logistica. Che anno è stato questo? “Un anno in cui si è lavorato tantissimo, le percentuali parlano di un aumento del 45% della movimentazione delle merci, per noi una sfida molto importante, impegnativa, ma che ci ha dato grandi soddisfazioni”.

Dopo questa crescita, dove è puntata la bussola dell’azienda, in quale direzione? “Decisamente verso l’estero, un settore in cui stiamo crescendo. Il nostro percorso di internazionalizzazione fa perno anche sulle nostre filiali DHL”.

Qual è invece la direzione del settore? “Se non vogliamo parlare di un mondo irreale, o peggio fare finta di nulla, la direzione è obbligatoria ed è quella che indirizza verso le scelte green. I dati parlano chiaro: le emissioni di CO2 sono insostenibili, le alternative al fossile non sono frequentate ancora a sufficienza. E proprio adesso che le abitudini d’acquisto, in particolar modo delle nuove generazioni, sono totalmente cambiate. Tendiamo a farci arrivare il superfluo, anche un piccolo pacchetto, dall’altra parte del mondo. Un impatto, se si sommano tutte le singole scelte di acquisto, devastante per il pianeta”.

La logistica recita dunque un ruolo da protagonista per il nostro futuro: “Irreale pensare di cambiare le abitudini dei più giovani, l’esigenza, se non si può invertire la modalità di trasportare le merci, è quella di far si che questo trasporto abbia il minor impatto possibile sull’ambiente. Questo è un argomento che ho davvero a cuore. Il processo di decarbonizzazione deve essere supportato a livello delle istituzioni, dobbiamo accelerare gli investimenti nei veicoli che utilizzano energia pulita, come quelli a gas naturale liquido”.

Dal generale al particolare, cosa fa la Smyb per mettere in atto questo processo? “Siamo in continuo avanzamento in questo percorso green. Il nostro parco mezzi, è in fase di rinnovamento con motori Euro6, stiamo curando al meglio il percorso di completa automatizzazione dei processi, abbiamo già raggiunto, attraverso i palmari, l’eliminazione quasi totale della carta. Il nostro impegno, con obiettivi molto chiari, è quotidiano”.

Da un lato l’industria, all’estremo opposto i trasporti. Nel mezzo la logistica, mai come oggi settore strategico per una crescita armonica a livello planetario. Ed ecco che tutto torna a quei concetti chiave da cui non si può prescindere: eco sostenibilità, energie rinnovabili, e-logistics, innovazione. Una sfida che non può essere persa.

RICHIESTA INFORMAZIONI