Packaging non solo imballo


Il contenitore di un prodotto non serve solo a proteggerlo ma a molto di più…

Confezione, imballaggio, incarto: sono diversi i nomi con i quali, nelle varie circostanze, viene indicato il packaging. La sostanza non cambia. Si tratta di uno strumento utile alla conservazione di un bene e ideato per facilitarne il trasporto. Nel significato originale però assume un’accezione più ampia, ricomprendendo non solo la necessaria conservazione materiale del bene (scopo dell’imballaggio), ma andando a toccare anche gli aspetti immateriali del processo produttivo, industriale ed estetico. Con l’aiuto di Smyb andiamo ad approfondire questo argomento.

Breve storia

Il primo prodotto della storia ad essere stato imballato è stato un sapone, che prima del 1800 veniva venduto a peso. Fu un americano, Benjamin Babbit, ad avere per primo l’idea di confezionarlo in panetti di uguale misura e avvolgerli in un pezzo di carta stampata. In questo modo, ogni sapone veniva venduto come se fosse quasi un dono e non è un caso che in pochi anni la confezione divenne molto più di un semplice pezzo di carta. Si trasformò in un vero e proprio elemento identificativo del prodotto. Questo ci fa capire come il packaging non abbia soltanto la funzione di proteggere il prodotto, ma anche di comunicare qualcosa su quel prodotto e sull’azienda che lo realizza.

Che cos’è il packaging

Tanto per cominciare è l’involucro per imballare un determinato prodotto. Esistono tre grandi tipologie:

  • Primario: che costituisce un’unità di vendita per l’utente finale o per il consumatore;
  • Secondario (o multiplo): che raggruppa un certo numero di unità di vendita;
  • Terziario: concepito per facilitare la movimentazione delle merci.

Nello specifico, il packaging è quella branca del marketing che svolge attività di studio, progettazione e realizzazione di confezioni (in inglese, package o più semplicemente pack) in grado di differenziare i prodotti e renderli facilmente riconoscibili agli occhi dei consumatori.

Non solo imballaggio

L’imballaggio assume quindi una vera e propria funzione promozionale e persuasiva: un packaging efficace è in grado di catturare l’attenzione del cliente, raccontargli le qualità e le caratteristiche del prodotto che racchiude, esprimere la “brand identity” e, infine, indurre il cliente all’acquisto. Inoltre, la confezione già acquistata che resta in casa ricorda ai consumatori il prodotto di una certa marca, svolgendo il ruolo di venditore passivo. Ecco i motivi per cui può essere considerato uno strumento di comunicazione fondamentale, una leva importante per indurre all’acquisto di un certo prodotto e un messaggero efficace dei valori rappresentativi di un brand.

Packaging e comunicazione

Affinché il packaging possa essere considerato uno strumento di comunicazione efficace, deve avere e utilizzare al meglio tre elementi chiave:

  1. il colore (che deve essere coerente con il prodotto);
  2. l’etichetta (che deve riportare tutte le informazioni stabilite dalla legge);
  3. i simboli (che possono, in un solo colpo d’occhio, comunicare la brand identity).

Packaging sostenibile

Oggi i consumatori sono sempre più attenti all’ecologia, ai cartoni e alle carte prodotti in foreste controllate, certificate FSC. Ai riempitivi in carta piuttosto che in plastica, ai nastri adesivi in carta, con colle a base d’acqua. Per questo si gestiscono sempre più imballaggi attraverso filiere europee tracciate favorendo i materiali naturali. Anche se all’apparenza si tratta di un passaggio poco importante, la progettazione del packaging è tutt’altro che semplice, soprattutto se lo consideriamo non come un semplice imballaggio ma come un vero e proprio strumento di comunicazione e marketing. È sbagliato sottovalutarlo, anche perché ci sono tantissimi modi per renderlo originale, creativo e unico. Leggi i nostri servizi: Smyb soddisferà le tue richieste, anche nel confezionamento!

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